Marketing Makeover – Come Rilanciare un’Azienda con Pochi Semplici Step

Chi ci conosce sa che siamo una realtà che di ordinario ha ben poco. Però vogliamo raccontare il nostro percorso anche a chi di noi non ha mai sentito parlare. Parsec nasce nel lontano 1992 e agli albori del nuovo millennio si evolve come agenzia partner di Zucchetti, la più famosa e prestigiosa software house italiana sul mercato. I prodotti Zucchetti hanno ben poco bisogno di introduzioni, caratteristica che ci ha senza’altro permesso di partire con una marcia in più. Arezzo, la città dove si trova il nostro quartier generale, è nota per la sua ricchezza industriale nel settore orafo e questo ci ha permesso di navigare in un contesto importante, a fianco di molti artisti e artigiani orafi che hanno portato le loro creazioni made in Italy in tutto il mondo. Un’introduzione senza giri di ricognizione che ci ha poi catapultati in tanti altri ambiti dal cuore profondamente italiano. Lavorare con le eccellenze del nostro territorio ci ha permesso di dare forma alla nostra identità di piccola azienda: una piccola rappresentanza dei migliori software italiani in un contesto locale, mirato e che riesce a dare assistenza immediata ai clienti, grandi o piccoli, mantenendo un contatto umano che si rivela fondamentale al livello capillare. 

Di anni ne sono passati 28 e noi non ci siamo annoiati, saremo anche piccoli ma di avventure ne potremmo narrare parecchie. Arriva un momento però, nel ciclo vitale di ogni azienda, in cui diventa cruciale introdurre dei nuovi strumenti per assicurarsi di stare al passo con i tempi e non rimanere in quell’area grigia di indifferenza da parte del mondo esterno. Benché al livello innovativo Zucchetti sia sempre rimasta in prima linea, non potevamo prescindere dal possedere una nuova strategia marketing tutta nostra. Da quando la conquista mediatica dei social ha avuto inizio, innumerevoli sono le aziende che si sono cimentate nella creazione di pagine ufficiali, nuovi siti e vetrine online di ogni genere. Ciò che ha fatto (e continua a fare) la vera differenza fra chi ha creato un nuovo circuito di comunicazione e chi ci ha solo provato sta nella modalità di esecuzione che sono state adottate. Molto semplicemente usare a sproposito la parola “marketing” non significa capirne i meccanismi e come per ogni campo c’è bisogno di un professionista addetto che lo sappia arare. Purtroppo il “fai-da-te” è una soluzione che può portare dei risultati di facciata iniziali, ma con il tempo sono necessarie altre skills che non vengono automaticamente con l’iscrizione a Facebook. 

Così, con una mano sulla coscienza, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cominciato un viaggio dal sapore nuovo, ma che ha portato con sé una ventata d’aria fresca che ci voleva proprio. Come abbiamo fatto? Ecco alcuni consigli e step che abbiamo seguito per far fiorire il nostro giardino e che sicuramente posso essere applicati a qualsiasi genere di business.

1. CONOSCI I TUOI COMPETITORS

L’erba del vicino è sempre più verde? Questo può essere un problema. Che si tratti di un’azienda piccola o estremamente grande, una cosa è sicura: ci sarà sempre chi fa il vostro stesso lavoro e che può farlo anche potenzialmente meglio. Possedere un’attività e non avere idea di dove ci troviamo non può fare altro che confonderci ulteriormente le idee su dove stiamo andando. Selezionate i vostri principali competitors, analizzateli, cercate di capire i loro punti di forza e i punti di svantaggio e teneteli sempre in considerazione per qualsiasi azione volete intraprendere voi.

2. DEFINISCI LA TUA IDENTITÀ

Una volta fatto un chiaro quadro dei vostri competitors sarete in grado di definire i tratti fondamentali della vostra identità aziendale. Posizionarsi in un mercato è avere ben cristallina la schiera di valori, caratteristiche e prodotti che costituiscono la vostra essenza. Avventurarsi alla cieca non vi potrà mai permettere di sfruttare a pieno il vostro potenziale e di sicuro i vostri clienti non apprezzeranno di ricevere certezze da qualcuno che è incerto sul proprio brand identity.

3. SCEGLI I TUOI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE

La comunicazione è una scatola vuota che dobbiamo riempire con i nostri attrezzi e ci deve essere chiaro in base ai nostri obiettivi cosa ci è utile e cosa no, per non rischiare di andare ad aggiustare un tubo rotto con ago e filo. Che si tratti di un sito web a prova di millenial o di una pagina su un qualsiasi social media, è importante comprendere la difficoltà di gestione strategica di questi mezzi che non si limita certo all’acquisto di un dominio o alla creazione di una pagina Facebook. Siate creativi e pensate a dei percorsi a cui i vostri competitors non hanno pensato, imparate a calendarizzare anche il più piccolo dei contenuti e mantenete una coerenza in tutto ciò che comunicate.

4. SELEZIONA DEI PROFESSIONISTI

Inutile dirlo: è impossibile diventare un ninja in una notte e a prescindere dalla grandezza del vostro business non ci si improvvisa esperti di marketing. Un imprenditore presuntuoso che non ha intenzione di investire in figure addette a queste particolari mansioni non può che aspettarsi una comunicazione aberrante, un telefono che squilla a vuoto e nessuno che verrà a rispondere. Chiedere aiuto a dei professionisti, sia internamente che esternamente all’azienda, è la scelta migliore se non si dispone di conoscenze e tecniche adeguate per pilotare il treno comunicativo. 

5. MANTIENI I RITMI

Si sa, l’hype che si crea nel momento in cui si comincia un nuovo progetto può essere tanto. Creiamo una bella pagina Facebook, scriviamo un biografia, mettiamo un paio di post e invitiamo tutti i contatti a mettere un like. La maggior parte delle aziende comincia una grande maratona per poi scomparire dopo qualche chilometro. I vostri canali di comunicazione vanno tenuti in vita, hanno bisogno di molte attenzioni e vanno innaffiati con cura più spesso di una pianta di cetriolo. I fili comunicativi si spezzano con una facilità estrema e il silenzio è senza dubbio il primo colpevole nella lista di sospettati. Cercate di non arrivare a chiedervi “quando ho postato l’ultima volta?” perché non c’è niente di più inutile che comprarsi una Ferrari e tenerla in garage perché preferiamo una monovolume.