Il 2020 ha costretto tutti a mettere in pausa eventi e viaggi di qualsiasi natura e con ogni probabilità il 2021 richiederà ancora del tempo prima di poterci concedere un ritorno alla normalità negli spostamenti. Non hanno fatto ovviamente eccezione i viaggi di business che adesso ci mettono davanti a delle domande sulla forma che assumeranno in futuro. Che cosa tornerà ad essere come prima e cosa invece è cambiato in maniera irreversibile? Cosa dovremo aspettarci in termini di tecnologia, sicurezza e salute di coloro che viaggiano per lavoro?
Anche se possiamo essere piuttosto sicuri che quarantene, tamponi e mascherine scompariranno non appena la vaccinazione sarà sufficiente da rendere immune la maggior parte della popolazione, ci sono altri fattori che con ogni probabilità rimarranno nella quotidianità dei lavoratori che viaggiano. Secondo uno studio effettuato da TNMT e Lufthansa Innovation Hub Analysis, il futuro dei viaggi di business sarà plasmato in particolare da: virtualizzazione del lavoro, salute dei lavoratori, sostenibilità ed emancipazione dei viaggiatori.
Virtualizzazione del Lavoro
Durante la pandemia l’utilizzo di strumenti per fare videoconferenze e lavorare da remoto ha chiaramente avuto un picco mai registrato prima e sembra che moltissime aziende, circa il 70% del campione, siano favorevoli all’idea di integrare lo smart working in maniera permanente, prevedendo così, oltre che una maggiore flessibilità, anche l’opportunità di decentrare l’affollamento delle grandi città e consentire ai dipendenti uno stile di vita meno stressante e con ritmi meno pressanti. Paradossalmente, questo nuovo modo di vivere il lavoro potrebbe richiedere di viaggiare più spesso per poter consolidare tutte quelle dinamiche che richiedono un incontro faccia a faccia.
Ma la tecnologia soppianterà il business travel? La risposta in questa epoca sembra proprio tendere ad un responso negativo. Questo perchè la tecnologia, o meglio, il panorama demografico che se ne serve, non è ancora pienamente pronto ad abbracciare una completa sostituzione del business travel; sono infatti ancora moltissime le persone che viaggiano per business che non hanno dimestichezza con i ritmi tecnologici. È possibile che con il ricambio generazionale ci avvieremo verso una costante diminuzione dei viaggi di lavoro, ma dobbiamo comunque tenere in conto che gli esseri umani sentono il bisogno di performare la loro socialità in modalità offline quando si tratta di costruire un rapporto di fiducia, fare team-building o affrontare questioni di natura complessa. La virtualizzazione non soppianterà il business travel, ma sarà un elemento complementare, assieme alle relazioni umane, che ne aiuterà le motivazioni e l’organizzazione.
Salute dei Lavoratori
Già prima dell’emergenza Covid le aziende stavano accrescendo il loro livello di consapevolezza riguardo la salute sia mentale che fisica dei propri lavoratori. Non era raro trovare una maggiore flessibilità sugli itinerari di viaggio, budget extra per poter praticare sport fuori sede, per pasti sani o per soggiorni in alberghi diversi dalle solite scelte. Benché questo cambiamento fosse inizialmente determinato dalle nuove generazioni, post-pandemia notiamo un crescente interesse da parte dei viaggiatori verso la tutela di tutti quegli aspetti che contribuiscono alla salute psicofisica.
Sostenibilità
Anche il tema della sostenibilità affonda le sue radici nel tessuto sociale da ben prima del 2020 e con ogni probabilità continuerà ad essere un hot-topic mondiale che riguarda indistintamente tutti i settori e tutte le fasce demografiche. Così come per i viaggi individuali, il fattore determinante sulle scelte dei viaggi di business rimane il costo. I cambiamenti che possiamo aspettarci in merito dipenderanno quindi dallo sviluppo e riconversione dell’industria del turismo piuttosto che comportamenti diversi da parte dei viaggiatori. In molti casi purtroppo non è disponibile una seconda scelta fra i mezzi di trasporto da poter utilizzare, così come non possiamo fare a meno di dormire in una stanza costantemente pulita e sanificata.
Emancipazione dei Viaggiatori
Sono ormai lontani i tempi in cui l’organizzazione di un viaggio dipendeva unicamente dal travel manager o dall’agenzia di viaggi di fiducia. La facilità con cui è possibile effettuare prenotazioni, fare modifiche o chiedere assistenza non ci fa nemmeno rimpiangere i tempi andati. Mentre queste figure saranno costrette a trasformarsi ed evolversi, il viaggiatore potrà contare sempre più su un’esperienza di viaggio completamente personalizzabile e self-service in cui l’interazione umana si unirà in maniera ibrida a soluzioni digitali scalabili.
All’aeroporto internazionale di Dublino, ai gate dopo i controlli di sicurezza, si possono trovare le stazioni di Plane Water (acqua in bottiglia di plastica 100% riciclabile, in lattina o in cartoni di tetrapack) dove i passeggeri possono autonomamente rifornirsi e inserire 1€ nella scatola per sdebitarsi. Secondo le stime solo l’8% prende l’acqua senza lasciare la moneta in cambio.
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