Torniamo a parlare di contenuti web, torniamo a parlare di ottimizzazione SEO. Chiunque si trovi a gestire un sito web e i suoi relativi contenuti sa bene che il design non basta e il vero obiettivo è quello di far arrivare il messaggio che vogliamo comunicare a più persone possibile.
Come avevamo già accennato in uno dei nostri articoli, la pozione magica per scalare la cima di Google non esiste, ci sono però una serie di buone pratiche che aiutano i nostri contenuti a trovare una buona posizione nei motori di ricerca, sempre considerando che la vera chiave del successo di un contenuto è e sarà sempre la sua qualità.
La Qualità Prima di Tutto
Questo indizio ci porta subito al primo e unico vero must di una strategia SEO: scrivere un contenuto di qualità, sia esso materialmente utile, ad esempio “Come si smacchia un capo di seta?” o puramente filosofico come “Il pensiero di Kant”. Ricordate che i lettori 4.0 danno un grande valore al tempo che trascorrono su un contenuto e ciò che scriviamo deve essere in grado di soddisfare ciò che stanno cercando.
Molto bene, diciamo che abbiamo scritto un articolo di alta qualità, avvincente ed ineccepibile, ma ahimè questo non sembra portare alcun nuovo risultato. Cosa possiamo fare?
Leggibilità del Contenuto
Un errore estremamente comune, ma altrettanto banale da risolvere è la mancanza di paragrafi all’interno di un blocco di testo. L’occhio umano è estremamente avverso alla lettura di testi che non sembrano avere fine e vi possiamo assicurare che la stessa avversione fa parte anche dei motori di ricerca che andranno a scoraggiare il ranking di queste pagine.
Allo stesso modo anche le pagine con poco testo verranno penalizzate, per questo laddove non fosse possibile raggiungere la soglia minima di 300 parole (ad esempio la pagina dei contatti del vostro sito), si consiglia di andare a bilanciare con altre pagine così da raggiungere un buon compromesso. La quantità di testo e la sua suddivisione sono caratteristiche fondamentali per una buona pratica SEO e dosare bene questi due fattori potrà fare davvero la differenza.
La Ricchezza della Multimedialità
Se è vero che in fondo siamo tutti un po’ bambini di certo l’algoritmo dei motori di ricerca rispecchia a pieno questa nostra caratteristica. Infatti proprio come i bambini sono attratti dai testi con illustrazioni, Google ama e premia la presenza di elementi multimediali all’interno delle pagine web. Quando si tratta di immagini però dobbiamo sempre ricordare di fare qualche operazione in più, questo perché il nostro motore di ricerca non può vedere le immagini esattamente come le vediamo noi e c’è bisogno di un piccolo aiuto tramite alternative tags e nomi dei file per fabbricare degli appositi occhiali speciali.
Parole Chiave e Come Usarle
Anche con l’ausilio di strumenti come Google Suggest o Google Keyword Planner, trovare le giuste parole chiave per i nostri contenuti non è mai un compito facile. Ma la vera sfida si presenta nel momento in cui dobbiamo decidere dove andare ad inserire le keywords che abbiamo individuato. Innanzitutto la quantità: benché la tentazione di utilizzare le parole chiave in ogni momento possa essere concreta, la realtà è che un’eccessiva presenza di queste produce l’effetto opposto.
Quale è la soluzione quindi? Le keywords funzionano davvero al massimo quando vengono piazzate in alcuni punti strategici come l’url della pagina, i tag titles, i titoli H1, H2, H3 ecc. e all’interno delle prime 150 parole del testo. Se temete che facendo così il vostro contenuto risenta sensibilmente di ripetizioni grammaticali utilizzate dei sinonimi: l’intelligenza artificiale dell’algoritmo è perfettamente in grado di riconoscerli e connetterli automaticamente alla vostra pagina.
Aeroporto di Link
Immaginate il vostro sito web come un vero e proprio aeroporto: diversi terminal, piste di decollo ed atterraggio, link in uscita ed in entrata. Le parole chiave presenti all’interno dei link creano un vero e proprio buzz che si traduce in maggiore possibilità di traffico sul sito. Nonostante siano ancora una risorsa un po’ sottovalutata, i link possono essere un vero asset in grado di dare un notevole boost al “turismo” verso le vostre pagine web.
Punti Extra
Abbiamo coperto la base delle classiche pratiche SEO, ma è doveroso menzionare anche una serie di “missioni secondarie” che vi faranno guadagnare dei punti extra.
- URL corti
- Identificazione errori crawl
- Ispezione URL su Google Search Console
- Pagine mobile-friendly
- Aggiustare broken link
- Protocollo HTTPS
- Velocità del sito
- Ispezione di tag title, meta description e contenuti duplicati
A prescindere dall’utilizzo più o meno completo, di queste pratiche SEO, ricordate che la vera priorità sta sempre nel contenuto che desiderate comunicare. Il successo di questo non sarà determinato dalla religiosa esecuzione di una lista, bensì dalla capacità di adattare delle buone norme al vostro specifico contesto.