Da anni ormai chiunque abbia un business di qualsiasi tipo sa che possedere un sito web può fare veramente la differenza. C’è chi è stato un pioniere, chi invece si sta approcciando adesso alla volontà di essere presente online e chi, infine, ha bisogno di un bel restyling per rimanere al passo con i tempi. Qualsiasi sia la condizione di partenza i quesiti che si pongono nel momento in cui ci immaginiamo il sito dei sogni sono di natura comune a tutti. Da dove bisogna partire? Quale è il budget che devo stanziare per il progetto? Ho tutte le competenze necessarie oppure avrò bisogno di un professionista? Non abbiate fretta, abbiamo appena iniziato.
Sito vetrina VS E-commerce
La prima domanda da affrontare è senza dubbio quella riguardo lo scopo del sito che vogliamo creare e probabilmente si tratterà di una delle poche certezze che avrete durante questo step. La ragion d’essere del sito deve rappresentare la colonna portante di tutto il progetto. Cosa voglio ottenere? Voglio creare brand awareness? Voglio vendere i miei prodotti online? Il mio prodotto è un oggetto o un servizio? Rispondere a queste domande può risultare semplice solo se la nostra brand identity è forte e sappiamo bene dove ci stiamo dirigendo. Per chi invece si ritrovasse già un po’ confuso sul da farsi, è consigliabile un’analisi preliminare per delineare i tratti fondamentali del nostro brand.
Cosa è la brand identity?
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Brand Identity - Oltre Al Logo C'è Di Più
Copiare come un artista
Una volta scolpito su pietra il fine ultimo del sito arriva il momento di farsi un’idea generica della forma che questo dovrà assumere. Guardatevi intorno: visitate i siti dei vostri competitors e cercate di capire cosa vi piace e cosa no. Ma non fermatevi ad una cerchia ristretta di chi lavora nel vostro stesso settore, spesso le idee più innovative si celano nei siti di chi si occupa di tutt’altro. Esplorate e non abbiate paura di farlo, copiate in maniera creativa e adattate tutto ciò che cattura la vostra attenzione a ciò che veramente possa essere funzionale per il vostro business, non fissatevi mai su qualcosa che è solo bello, tenete sempre ben in mente il rapporto fra grafica e funzionalità.
Attenti al SEO
Per parlare del SEO (Search Engine Optimization) non basterebbe un libro, figuriamoci un breve paragrafo di un articolo. È utile però farne un accenno prima di inziare a parlare di progettazione grafica perché mettere online un qualsiasi contenuto senza che sia stata messa a punto una strategia SEO può essere un grosso buco nell’acqua. Se vi state chiedendo: “Ma serve davvero questo famoso SEO?” la risposta è sì, sempre, e non solo per i siti web. Tenetevi alla larga da chiunque vi presenti un lavoro non ottimizzato in ottica SEO con la scusa del “Ma io sono un creativo, non seguo gli algoritmi”. Le parole chiave che scegliete per i vostri contenuti sono le stesse che garantiranno la vostra popolarità nei motori di ricerca, che vi permetteranno di uscire in posizioni strategiche e che vi procureranno conversioni. Questo non significa cestinare la creatività per piegarsi alla volontà di un calcolo matematico, ma assicurarsi di non sparire nel nulla favorendo invece chi una strategia SEO l’ha implementata.
Disegnare le componenti base
È un momento molto emozionante quello della progettazione vera e propria delle pagine. La vostra testa è piena di idee e di cose eccezionali che avete visto qua e là, ma attenzione a non farsi trasportare dai sentimenti, questo è anche lo step in cui si fanno i conti con l’effettiva fattibilità di ciò che ci immaginiamo. Dovete essere pronti a tagliare, cucire, aggiungere e gettare nel cestino senza essere nostalgici o fermi sulla propria posizione. Il più grande errore in cui si possa incorrere in questa fase così delicata è quello di affezionarsi ad una bozza e di non essere in grado di cambiare punto di vista.
Dal lato molto più pratico come bisogna muoversi? La soluzione migliore in questo caso è di natura analogica e prevede nient’altro che dei fogli e delle matite. Immaginate che ogni foglio sia una pagina del sito e disegnate manualmente tutto ciò che dovrebbe stare all’interno. Potrà sembrarvi assurdo ma potete già così testare l’interazione con il sito e capire cosa tenere e cosa elimanare. Quando le bozze saranno pronte replicatele su uno strumento di grafica digitale (Photoshop, Illustrator, Canva ecc.) e fate tutti gli aggiustamenti necessari prima di caricare una bozza definitiva direttamente sul sito. Le tempistiche di questa fase dipendono fortemente dal numero delle pagine, dal tipo di richieste di design e dalla collaborazione fra il designer e chi commissiona il lavoro. Ricordate sempre che la grafica deve essere funzionale al contentuto e non il contrario, non sabotate mai la strategia SEO perchè un blocco di testo non si sposa bene con la sezione grafica a cui appartiene. Trovare dei compromessi è ciò che caratterizza l’intero processo.
Il blog
La sezione del blog è una componente che si trova sempre più spesso all’interno dei siti aziendali. Quando è necessario avere un blog? Innanzitutto bisogna capire quale potrebbe essere il valore aggiunto di un blog per il nostro business. Avere delle notizie da raccontare non è più sufficiente per giustificare la quantità di tempo richiesta per leggere un articolo, ci sono i social per questo, i quali espletano decisamente meglio questa funzione. Per il blog è necessario avere molto da dire, trattare di argomenti che non si possono liquidare con 20 parole ed essere davvero consapevoli di ciò che andiamo a mettere nero su bianco. Il pubblico di un blog vuole che il suo tempo venga valorizzato maggiormente, che ne sia valsa davvero la pena di impiegare 10 minuti per la lettura di un articolo. Proprio per questo, se volete contare su un audience attenta, dovete essere in grado di veicolare contenuti interessanti, utili e raccontati bene. Assicuratevi di avere una figura che se ne occupi in maniera continuativa e con dei piani editoriali coerenti, molto del gioco SEO si svolge in un blog e qui ne vedrete senz’altro i risultati.
Lo shop
Il periodo di fermo dovuto alla pandemia ha generato una vera e propria corsa allo shop online. Chi già vendeva i propri prodotti online ha visto una crescita esponenziale delle vendite, mentre chi non era presente sul web si è ritrovato davanti ad un muro del pianto. La rivoluzione tecnologica dei nuovi arrivati in questo campo tende ad essere repentina e si sa, la fretta non porta altro che guai. Strutturare uno shop online proprio è un’azione complessa che richiede tempo, integrazioni e sforzi non indifferenti. C’è bisogno di una maggiore consapevolezza verso questa tematica ed è surreale pensare di portare a termine un progetto simile in un mese a costo zero. Ogni tipologia di sito ha un costo e i professionisti del settore non appendono cartelli con lo sconto. Prediligete sempre un preventivo più alto ma su misura e chiaro piuttosto che una formula all-inclusive a prezzo fisso; investire coscientemente oggi vi eviterà di rischiare di spendere il doppio nel corso del tempo.
Call to action
Tutti le amano, tutti le vogliono. Le call to action sono degli ottimi strumenti per guidare l’utente nella navigazione all’interno del nostro sito. La call to action più comune è forse quella della newsletter, un invito ad unirsi ai fedeli contatti di un brand per ricevere notizie anticipate, in esclusiva, coupon o accesso in anteprima a offerte, eventi ecc. Altre call to action importanti possono essere i form di contatto o bottoni che invitano a leggere, a guardare, ad acquistare. Le call to action sono fondamentali per qualsiasi tipologia di sito e la loro posizione all’interno di una pagina diventa cruciale per il loro funzionamento. Ad esempio, se una delle vostre priorità è quella di incrementare il numero di iscritti alla vostra newsletter allora dovete ritagliare uno spazio apposito (meglio se nella homepage) per il form di iscrizione e assicurarvi che sia ben visibile senza essere invadente. In questo caso vorrete evitare il pop-up automatico al caricamento della pagina oppure il rilegare la call to action in un micro spazio in fondo nel footer.
La parte legale
Sottolineamo sempre l’importanza di affidare la progettazione di un sito ad un esperto, e no, non si diventa web designer grazie ad un tutorial di 10 minuti su Youtube. Il fai-da-te ha sempre degli enormi limiti e la parte legale di un sito rientra decisamente in ciò che non va improvvisato. Qualsiasi sito deve essere in linea per quanto riguarda il trattamento dei dati personali dell’utente e non si tratta di una questione di poco conto. Stendere una privacy policy è un lavoro ingrato che richiede l’assunzione di molta caffeina e che spesso regala una bella emicrania. Per scrivere la privacy policy e la cookie policy è necessario conoscere veramente bene l’assetto del nostro sito, dei link che lo popolano, di eventuali terze parti coinvolte e degli strumenti di analisi di traffico che utilizziamo. Se state già sentendo le vertigini la soluzione è semplice: consultate un legale o un consulente specializzato in materia di privacy che possa fare la stesura del documento per voi. Diffidate dai vari siti online che promettono di farvi scaricare la privacy policy su misura per voi (spesso comunque a caro costo), si tratta troppo spesso di documenti incompleti messi insieme da un logaritmo che non può conoscere le vostre esigenze. In caso di sito e-commerce la privacy & cookie policy non bastano, dovranno essere disponibili anche i termini e condizioni con informazioni sui pagamenti, spedizioni, resi, rimborsi ecc.